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MILANO (Superstudio)

Allestimento regione sardegna

Salone del mobile

2006

Il progetto dell’allestimento intende idealizzare la dicotomia presente in Sardegna, in quanto territorio capace di offrire un paesaggio sotterraneo e oscuro di grande emozione, contrapposto ad un altro fatto di luce e colore aperto a vasti orizzonti.

Il luogo dell’esposizione è uno spazio onirico, dove apparentemente viene annullata ogni logica di consequenzialità spazio temporale tra gli oggetti esposti mescolando antichi manufatti tradizionali e oggetti di nuova progettazione; i riferimenti alla ricca tradizione artigianale della Sardegna saranno fortemente evocati, attraverso un universo di simboli, suoni, immagini.

L’accesso allo spazio espositivo avverrà attraverso una macrostruttura rivestita di materiale elasticizzato di forma vagamente conica, camminando all’interno il visitatore viene circondato da immagini che evocano il lavoro artigiano.

In particolare sarà avvolto da retroproiezioni di mani che vorticosamente introducono allo spazio espositivo, accompagnandolo con rumori e voci che connoteranno fortemente questo percorso che porta agli oggetti realizzati manualmente .

Il diffondersi del profumo di elicriso, mirto e altre tipiche essenze, contribuirà a rafforzare la contestualizzazione dell’evento, evocando piacevoli emozioni sensoriali.

Attraverso lo stretto varco sul fondo, volutamente ridotto ad imbuto per enfatizzare ciò che apparirà nello spazio espositivo, si entrerà nel vasto invaso buio di un luogo senza confini visibili.

Lo spazio espositivo di circa 370 mq sarà completamente oscurato, attraverso schermature tese su una struttura metallica tridimensionale, verranno eliminati gli spigoli delle pareti creando un limbo quasi senza confini.

Il pavimento ricoperto di sale candido riempie un immenso catino ellittico sollevato ai bordi, che determinerà il nuovo perimetro entro il quale il visitatore potrà muoversi. 

Il piano di calpestio in sale rifletterà grandi immagini proiettate dall’alto, particolari ingranditi di lavorazioni ad intreccio, filigrana, trame di tessitura che in dissolvenza  e a rotazione si alterneranno, cambiando di volta in volta l’aspetto della superficie a terra.

Un mondo magico da illustrare mediante macroproiezioni di tecniche di lavorazione artigiana, per cui si potrà camminare in un enorme cesto in salice, sulla trama di un tappeto o destreggiarsi su enormi bottoni o orecchini in filigrana.

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